Lasciatevi alle spalle l’immagine da copertina e l’eleganza perfetta da selfie impeccabile perché Castiglione della Pescaia rappresenta tanto altro, come testimoniato dalle numerose tracce della sua storia plurisecolare e dalle sue tradizioni sempre vive e pulsanti.
Paese dalla doppia anima: terriera e rurale, che la figura iconica del buttero maremmano – con il suo stile di vita austero, il suo coraggio e forte senso di appartenenza – incarna a pieno, riflettendo la durezza di una terra che non concede nulla facilmente; e l’anima marinara indissolubilmente legata al mondo dei pescatori, profondi intenditori di venti, fondali e correnti, altrettanto forgiati dalla fatica e dal rischio di un’attività che non è solo un mestiere, ma parte integrante della loro esistenza. […]
Castiglione della Pescaia è molto più di una località balneare. È un luogo da vivere e scoprire con lentezza, attraverso i racconti dal tono a volte un po’ colorito dei suoi abitanti, ma capaci di esaltare il folclore di un paese che, nonostante le trasformazioni del nostro tempo, si mantiene fedele alla propria cultura e radici. Come quelle che ha saputo esprimere attraverso una delle tradizioni più antiche e partecipate: il Palio Marinaro, non solo una competizione remiera, ma un rito che ci porta indietro nel tempo, alla nascita dei 5 rioni paesani, alla passione con cui si affrontavano i preparativi, tra sfilate in costume, benedizione degli equipaggi e una passione che ora come allora, divide intere famiglie, trasformandole in rivali sia solo per un giorno. […]
La Repubblica (ed. Toscana), 9 maggio 2025
